Un verso da Fabrizio De André, a sua volta citazione da l’Antologia di Spoon River, fa da guida al Teatro Menotti stagione 2024-2025. È “Tu prova ad avere un mondo nel cuore“, con cui Fabrizio De André sintetizzava, nel suo modo unico, la storia teneramente tragicomica di Frank Dummer, il matto, uno dei personaggi emblematici e lancinanti di Spoon River. È un verso scelto proprio per ricordare Fabrizio De André a 25 anni dalla scomparsa.
Il cartellone del Teatro Menotti stagione 2024-2025 si rivolge dunque a dei cuori disposti ad aprirsi per accogliere emozioni che il teatro offre attraverso spettacoli anche diversi tra loro. Come il titolo della stagione suggerisce troviamo degli omaggi a Fabrizio De André attraverso alcuni spettacoli. Così L’amore scoppiò dappertutto, produzione Laura Marinoni, apre la stagione dal 3 al 5 ottobre, seguito il 6 ottobre da Faber L’ultimo trovatore. Un altro omaggio è a Giorgio Gaber con Libertà obbligatoria (28-31.10). L’incontro con la musica continua attraverso Nuova Balera Pizzigoni, con regia di Emilio Russo, che anche questa volta chiude la stagione, 20-25 maggio, unendo musica e danza con ambientazione in una sala da ballo.
L’attenzione alla musica continua attraverso quattro appuntamenti internazionali, che uniscono divertimento e musica. Sono Robot Infidèle del gruppo Machine de Cirque, proveniente dal Quebec, per la prima volta a Milano (27-30.3); il ritorno di Familie Flöz con una mini personale dal 4 al 9 marzo (Teatro Delusio e Feste); la prima assoluta (8-10.11) di Flamenco Sketches of Spain, un incontro tra la musica di Miles Davis e la danza di Israel Galván, uno dei più grandi ballerini di Flamenco contemporaneo. Infine i musicisti di MozArt Group con il loro pluripremiato Classical Therapy, che unisce musica e gag (24-27.10).
Il cartellone del Teatro Menotti stagione 2024-2025 prevede un occhio al Teatro greco di Euripide con la versione di Medea con Romina Mondello (10-20.10). Un incontro con grandi autori teatrali, come Cechov, arriva attraverso Crisi di nervi con la regia di Peter Stein, che torna dal 21 al 26 gennaio 2025 (qui la recensione). L’incontro con Shakespeare è proposto da Eugenio Barba con Le nuvole di Amleto (6-11.5) e da Valter Malosti, che porta in una nuova versione i Poemetti Venere e Adone – Lo stupro di Lucrezia (19-24 novembre).
Per il grande teatro del Novecento troviamo, assente da un po’ di tempo dalle scene, Pensaci Giacomino di Pirandello (11-16.2), seguito (18-23.2) da una personale versione di Paolo Rossi dal titolo Da questa sera si recita a soggetto. Eduardo è rivisitato da Luca Saccoia, che porta anche in questa stagione (28.1-2.2) Natale in casa Cupiello (qui la recensione), come rivisitato è Pinocchio del Teatro del Carretto (4-9.2). Ancora più vicino a noi per quanto riguarda l’epoca è lo straordinario Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg, portato in scena questa volta, dal 3 al 13 aprile, da Giampiero Ingrassia e Marianella Bargilli con la regia di Emilio Russo.
Altri spettacoli hanno un’origine letteraria, come Accabadora con Anna Della Rosa dal libro di Michela Murgia (18-23.5) e Il bar sotto il mare di Stefano Benni (12-31.1).
Uno sguardo al presente è proposto da Ulderico Pesce con I sandali di Elisa Claps ispirato a un famoso e tragico fatto di cronaca (12-17.11), mentre Marco Baliani propone in prima milanese Rigoletto, che come un clown si veste con la gobba e si prepara alla sua vendetta (25.2-2.3). E’ invece una riproposta, a 20 anni di distanza, Cinema Cielo, con cui Danio Manfredini ci porta in un cinema a luci rosse. E’ dal 13 al 16 marzo, preceduto da un altro suo titolo l’11 marzo.
Torna anche, dopo il successo della scorsa stagione, la Compagnia NoGravity di Emiliano Pellisari, che presenta in prima milanese Fellini’s Dream con le musiche dei film di Fellini. Dal 26 novembre al 1° dicembre porta in scena i ballerini privi di effetto gravità in uno spettacolo visionario (qui la recensione del precedente spettacolo della Compagnia NoGravity).
Inoltre, altri spettacoli legati a temi sociali e scientifici.
(Nella foto, un momento dello spettacolo della Compagnia Nogravity di Emiliano Pellisari)