Un nuovo teatro come elemento di riqualificazione di un’area industriale. È il Teatro Roberto de Silva realizzato nel centro di Rho, nell’hinterland milanese, dove un tempo sorgeva la Diana De Silva. Dai primi del ‘900 fino agli anni ’90 è stata una zona di stabilimenti tessili e cosmetici. Ora si rinnova in nome della cultura e dello spettacolo, grazie al nuovo teatro. Nel giro di tre anni – anni, inutile aggiungere, per nulla facili – il sogno è diventato realtà. «Una “scatola magica” – è scritto nella pergamena posata insieme alla prima pietra -, dove i nostri concittadini possano incontrarsi, meravigliarsi e condividere progetti. Dedichiamo questa iniziativa ai giovani, il nostro futuro, a cui auguriamo di avere sempre il coraggio di sognare e di diventare i veri protagonisti del nuovo teatro».
Per gestire il teatro e valorizzare il nuovo spazio culturale il 16 maggio 2022 è nata la Fondazione Teatro Civico Rho. Presidente è Fiorenzo Grassi, direttore e fondatore del teatro Elfo Puccini di Milano.
Con una facciata in vetro e una copertura a verde, il Teatro Civico Roberto de Silva di Rho presenta spazi interni modificabili, destinati a ospitare incontri e altri eventi culturali. Per lo spettacolo dal vivo è la sala principale, con 700 posti, in grado di ospitare spettatori anche in prossimità del palcoscenico. Qui prende il via dal 25 novembre il Festival inaugurale.
Programmato fino al 31 dicembre 2022, il variegato calendario affianca alla prosa spettacoli di danza e concerti, con un’attenzione particolare ad artisti emergenti legati al territorio. Sono 9 titoli, a partire da Al-Bunduqiyya – Il concerto perduto, che inaugura il Teatro Roberto de Silva il 25 novembre. Lo spettacolo musicale vede protagonisti il violoncellista Giovanni Sollima, il violinista Federico Guglielmo, l’orchestra Il Pomo d’Oro, con un omaggio a Venezia, il cui antico nome è ripreso nel titolo. Il concerto, come si legge nella presentazione, si articola in uno «straordinario lavoro di “montaggio” di frammenti del passato, con l’obiettivo di aprire le composizioni a possibilità inedite e regalare alla musica una nuova vita nel tempo attuale dell’esecuzione e dell’ascolto. Far risuonare i frammenti vivaldiani oggi, in una nuova composizione, li apre a possibilità inedite, a una nuova vita».
Altri appuntamenti a tema musicale sono il 2 dicembre, con Attorno a Boris Godunov, curata e condotta dal musicologo Fabio Sartorelli con gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala. Con un chiaro riferimento all’opera di inaugurazione della Scala la serata vuole tracciare un quadro più ampio del contesto musicale dell’epoca. Il 7 dicembre, nell’ambito di Prima Diffusa 2022, promossa dal Comune di Milano, Teatro alla Scala ed Edison, il teatro ospita la proiezione del Boris Godunov.
Il 17 dicembre è in calendario il concerto Jonathan Coe & Artchipel Orchestra. Il 21 dicembre il palcoscenico del Teatro Roberto de Silva ospita Lo schiaccianoci. Protagonista è il Russian Classical Ballet, con un cast di stelle del balletto russo e la direzione artistica di Evgeniya Bespalova e Denis Karakashev.
A chiusura dell’anno, il 31 dicembre, è Dancing Bruno, prodotto da Sanpapié e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse. Come una cavalcata nel ballo popolare tra inizio ‘900 e i primi anni ’70 vede in scena 11 artisti tra musicisti, danzatori e performer.
Tra questi momenti musicali, il 1° dicembre è protagonista la prosa, con Silvio Orlando, interprete e regista di La vita davanti a sé di Romain Gary.
Parallelo è un programma off, destinato a un pubblico giovane. Il 3 dicembre è in programma il musical A Million Dreams a cura dell’Associazione AFK Progetto Giovani. I ragazzi tra i 16 e i 24 anni si sono cimentati nella sceneggiatura e riadattamento dei testi musicali tratti dalla colonna sonora di The Greatest Showman. Il 10 dicembre, il Teatro dell’Armadillo-Gruppo Giovani, una compagnia di ragazzi rhodensi tra i 14 e i 16 anni, porta lo spettacolo, a ingresso gratuito, Nôtre Dame de Paris 3.0. Il breve spettacolo corale per quadri alterna recitazione, canto, accenni di danza e qualche elemento di combattimento teatrale.
Secondo le anticipazioni della stagione 2023 il programma Le parole del teatro prevede Geppi Cucciari (15 gennaio); Sergio Castellitto in Zorro (10 febbraio). La prosa classica vede Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato in Così è se vi pare (3 marzo). Ancora a marzo, il 28, Michele Placido è protagonista di La bottega del caffè.
Per Suoni e Armonie il 27 marzo i Solisti della Scala portano al Teatro Roberto de Silva Gran partita di Wolfgang Amadeus Mozart. Segue Elio con Largo al Factotum (13 aprile).
Per Il Ballo la Compagnia Hervé Koubi presenta Le nuits barbares ou les premiers matins du monde. Alessandra Ferri danza L’Heure Hesquise sulle coreografie di Maurice Béjart.
A completare il programma sono degli appuntamenti sulla musica barocca e l’attenzione all’opera lirica in versione per le famiglie.
(Nella foto, la sala del Teatro Roberto de Silva, in attesa di riempirsi di pubblico per il concerto di inaugurazione il 25 novembre alle 20.30. E’ a Rho nella nuova piazza Enzo Jannacci, caratterizzata da elementi che richiamano il teatro, con quinte architettoniche, un’illuminazione speciale, una cintura di verde)