Spettacolare. È The Phantom of The Opera in inglese, produzione Broadway Italia con la regia di Federico Bellone, ora in scena al Teatro Arcimboldi Milano. Prima di tutto la gran bella musica, molto famosa, suonata dall’orchestra dal vivo. E’ un elemento in grado di entusiasmare il pubblico, come la scena tra ombre e luci. E’ proprio tra questi due momenti che vive il Fantasma, nascosto nei sotterranei dell’Opera di Parigi, ma anche pronto a innamorarsi di Christine.
Tra ombre e luci si muove tutta la storia sconvolta dall’arrivo del Fantasma e con la presenza in scena di Christine. Tra ombre e luci vive anche il pubblico, che trova momenti inquietanti, ma anche effetti di luce, fuochi, momenti di maggiore illuminazione, il famoso lampadario e, all’inizio del secondo atto, durante il ballo in maschera, mentre alcuni personaggi si mostrano mascherati al lato della platea, migliaia di coriandoli dorati scendono sugli spettatori.
È una scenografia carica di suggestioni, in grado di offrire continue sorprese al pubblico, riuscendo a riproporre sul palco tutti i diversi momenti che Gaston Leroux ha immaginato nel suo romanzo alla base del musical che Webber ha reso un grande successo universale.
Sono suggestioni che emergono fin dal primo momento, quando, durante l’asta, il grande lampadario ormai rovinato prende vita, riempiendosi di luce.
Subito dopo, a creare l’atmosfera è il teatro con i palchi ricostruito sul palcoscenico. È il Teatro dell’Opera di Parigi. Qui prende vita tutta la storia, (salvo un passaggio al cimitero) con il girevole che permette di ricostruire i differenti ambienti.
Si attraversa lo specchio e si raggiungono i sotterranei dove vive il Fantasma. Si immagina il lago, si vede la barca su cui prendono posto Christine e il Fantasma. Poi il grande organo, il pianoforte verticale che si anima. Tutto ricrea quella atmosfera carica di magia in grado di catturare l’attenzione del pubblico.
A dare luce, entusiasmando gli spettatori, sono anche le voci dei cantanti. Amelia Milo è Christine Daaé, mentre Luca Gaudiano è stato il Fantasma nella replica serale di domenica al posto di Ramin Karimloo, causa indisposizione. La bella voce, potente riesce a convincere, salutata ogni volta da grandi applausi.
Il risultato è uno spettacolo da gustare, cogliendo il bello della musica, la spettacolarità, le belle voci e le altrettanto belle interpretazioni. E la storia, raccontata con molti cambi di scena per dar vita alle diverse situazioni. Senza voler fare raffronti con produzioni dalle possibilità economiche ben diverse, come già abbiamo ricordato da queste stesse pagine parlando di un altro musical.
La storia di The Phantom of The Opera è sicuramente fantastica. Frutto di grande fantasia ha però delle basi reali o così considerate. Perché sotto l’Opera c’è davvero un lago, non visitabile e abitato non da esseri umani ma da carpe e rane. Che poi i teatri siano abitati da fantasmi è una credenza abbastanza diffusa. Di tutto questo sapeva Gaston Leroux quando ha scritto il romanzo. Come sapeva che c’era e ancora c’è chi crede veramente che ci sia un fantasma all’Opera di Parigi. Sarebbe un pianista di nome Ernst, rimasto sfigurato durante un incendio e nascostosi nei sotterranei dell’Opera. A lui vengono collegati alcuni fatti misteriosi e funesti. Il contrappeso di un lampadario caduto su una spettatrice si accompagna a una misteriosa morte di un tecnico con segni di corde sul collo, ma senza che queste siano state mai trovate.
Anche in The Phantom of The Opera vediamo morto impiccato il tecnico che irrideva e molestava le ballerine. Ma quella alla base del musical è una storia fantastica, che però parla anche di dialogo con chi è diverso, senza volerlo cambiare. E alla fine parla di amore tra Christine e Raoul, ma anche del Fantasma che per la felicità di Christine accetta di rinunciare a lei.
(Nella foto una scena da The Phantom of The Opera al Teatro Arcimboldi Milano)
The Phantom of The Opera
di Andrew Lloyd Webber
Cast: Phantom: Ramin Karimloo; in altre repliche Luca Gaudiano
Christine Daaé: Amelia Milo
Raoul, Visconte Di Chagny: Vinny Coyle; Monsieur André: Earl Carpenter; Monsieur Firmin: Ian Mowat; Carlotta Giudicelli: Anna Corvino; Ubaldo Piangi: Gianluca Pasolini; Madame Giry: Alice Mistroni; Meg Giry: Zoe Nochi; Buquet/Reyer: Matt Bond; Lefevre/Don Attilio: Jeremy Rose
Regia e Scene Federico Bellone
Supervisione Musicale: Giovanni Maria Lori; Coreografie: Gillian Bruce
In lingua inglese con orchestra dal vivo
A Milano al Teatro Arcimboldi dall’11 al 22 ottobre 2023