Né lettura, né conferenza. Piuttosto, un antidoto al dolore per riprendere a vivere, dopo i lunghi mesi di sosta forzata. Con Toni Servillo e Tre modi per non morire in scena tre momenti di poesia si intrecciano con riflessioni alla ricerca della vita.
Lo spettacolo dal titolo Tre modi per non morire è un viaggio dentro la poesia come antidoto alla paralisi del pensiero. Nasce dall’incontro tra Toni Servillo e Giuseppe Montesano, insegnante appassionato del suo lavoro e autore dell’omonimo libro. Incastonati nello spettacolo, secondo la chiave di lettura dell’autore, sono tre poeti. Sono Baudelaire, ribelle allo status quo e alla politica; Dante, che si occupa degli ignavi, di chi non fa né bene né male. Infine, in un percorso non cronologico, i greci, che inventando il teatro hanno inventato il futuro, ma noi forse non siamo stati all’altezza di quella invenzione.
Il viaggio tra i momenti di poesia che Toni Servillo porta a teatro nasce dall’amalgama tra tre testi. Uno, in particolare, con al centro le parole di Dante secondo la chiave di lettura di Giuseppe Montesano, è già stato portato al Teatro ABC a Praga con la collaborazione dell’Istituto Italiano di cultura. Con il titolo Le voci di Dante arriverà anche a Parigi e probabilmente a Francoforte, Lisbona, Tokyo, Buenos Ayres. Sempre mantenendo le caratteristiche di non essere una lettura di Dante, ma una riflessione stimolata dai versi della Divina Commedia, con cui si intreccia.
«Mi affascina la possibilità di sorprendere a teatro» commenta Toni Servillo. È anche conscio del fatto che il pubblico più giovane, che ha conquistato al cinema, lo cercherà a teatro, scoprendo un modo differente di entrare in contatto con tre momenti di poesia. Grazie alle parole dell’autore, Giuseppe Montesano, portate in scena dall’attore.
Lo spettacolo va in scena a Milano al Piccolo Teatro Studio Melato. Debutta l’11 gennaio, proprio il giorno in cui ricorre il 10º anniversario della scomparsa di Mariangela Melato. Toni Servillo la ricorda quando insieme calcarono le scene con Tango barbaro di Copi: «lei cantava – ricorda -, io ero il fidanzato».
«L’unica cosa certa – diceva Mariangela Melato -, su cui non ho mai avuto dubbi, è che ho sempre voluto fare l’attrice». Sono le parole lette dal direttore Claudio Longhi durante la presentazione di Tre modi per non morire. Così con Toni Servillo e il suo spettacolo prende anche il via il ricordo di Mariangela Melato in occasione dell’anniversario della sua morte.
(Nella foto di Salvatore Di Vilio, da sinistra, Giuseppe Montesano e Toni Servillo impegnati a dar vita a Tre modi per non morire, intrecciando le voci poetiche di Baudelaire, Dante, i greci, che inducono a più riflessioni e permettono più punti di vista)
Tre modi per non morire
Baudelaire, Dante, i Greci
di Giuseppe Montesano
con Toni Servillo
luci Claudio De Pace
coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.
A Milano al Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza), dall’11 al 22 gennaio 2022 (mercoledì e venerdì, ore 20.30; martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; domenica, ore 16). Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro