Il cane è nero. Accompagnava Churchill. Accompagna anche i due protagonisti di Tu sei la bellezza. Nemmeno qui però è realmente in scena: questo cane nero è la depressione che si è impadronita di Leonard (Giuseppe Lanino). Tocca lui, ma anche il suo compagno – suo marito, 10 anni di matrimonio – Andrea (Alessandro Quattro). Che nella pièce al Teatro Litta MTM è un drammaturgo al debutto del suo nuovo testo teatrale. Siamo durante la pandemia e relativo lockdown così il testo va in scena online. Racconta proprio di quella sindrome di bipolare di tipo 2 diagnosticata a Leonard e delle relative implicazioni, acuite dal lockdown. Chiusi tra quattro mura, in pochi metri quadrati, il cane nero è diventato sempre più ingombrante tra loro. Indispensabile ammaestrarlo.
La pièce si muove su tutti questi temi. Prima di tutto la depressione, che in questo caso tocca una coppia gay, ma potrebbe riguardare anche una etero. Non è facile portare in scena un personaggio che convive con la depressione. In più la sua è una depressione nascosta, racconta Giuseppe Lanino, che interpreta Leonard. Andrea sente invece il compito di prendersi cura dell’altro, perché il loro è un vero amore. Bisogna puntare sulla empatia ed è necessario mantenere una distanza per non esserne completamente coinvolti: così hanno spiegato degli psichiatri che hanno assistito in anteprima alla lettura scenica del testo. Ad aggravare però la situazione è il lockdown: «ho sentito raccontare da diversi amici di figli adolescenti che hanno iniziato a fare cose strane» è il commento.
Se il tema di Tu sei la bellezza è la depressione, l’aggettivo «depresso» (meno ancora «deprimente») non calza alla pièce, che invece vive di vari colori, un po’ quanto succede anche a chi vive la depressione sulla propria pelle.
È una storia decisamente contemporanea e che non appare influenzata da problemi economici. Così Alberto Milazzo, nella veste di autore e regista, ha voluto coinvolgere un marchio di moda, MSGM, per accentuarne appunto la contemporaneità. E proprio perché è un tema attuale, che il lockdown ha acuito, è necessario parlarne. Pur con un tono inattaccabile da un punto di vista medico, ma attraente sulla scena. Si ha paura di ciò che non si conosce e di cui non si parla, commenta Alberto Milazzo. Così anche questo spettacolo rappresenta in un certo senso la cura contro quello stigma nei confronti dei problemi psichiatrici, duro a morire. E’ anche un invito a superare i pregiudizi, di qualsiasi tipo siano.
(nella foto, Alessandro Quattro e Giuseppe Lanino di fronte al manifesto di Tu sei la bellezza di Alberto Milazzo. Foto di Valeria Prina)
Tu sei la bellezza
di Alberto Milazzo
Testo vincitore premio di drammaturgia Carlo Annoni 2021
Regia Alberto Milazzo
Con Giuseppe Lanino e Alessandro Quattro
Scene Guido Buganza
Costumi MSGM
A Milano, MTM Teatro Litta, dal 21 ottobre al 6 novembre 2022 (prima nazionale)