Lei, lui e… Questa è Una notte quasi orizzontale, molto movimentata, a base di litigi (ma non solo). Ma le ragioni del contendere tra i due appaiono all’inizio al limite del ridicolo, occasione per il pubblico di sonore risate. Ogni motivo è pretesto di litigio: lui vuole vedere il dibattito politico in televisione, lei è in modalità Om buddista. Il riscaldamento – aria condizionata è spesso motivo di litigio. Qui arriva ai limiti estremi, con lui in boxer e maglietta e lei con un quantitativo di maglioni adatti a una scalata in montagna. Tra un apri e chiudi la finestra, alza e abbassa il riscaldamento i due si misurano a colpi di dispetti e ripicche. Finché lei cala l’asso: ho un altro, uno studente, molto più giovane di te. A lui forse no, ma al pubblico appare chiaro che è solo una manovra per ingelosirlo. Che naturalmente provoca una risposta di tenore simile.
Tradimenti? Monogamia? I temi diventano importanti ma sempre affrontati in chiave esilarante. I due parlano, si interrogano sulla monogamia, l’infedeltà, sull’importanza di queste per la solidità di una coppia. Perché una coppia rimanga insieme, dice lei, c’è bisogno di un terzo, anche se di fantasia. Non ci sono (giustamente) risposte o soluzioni. Per il pubblico alle risate si intrecciano più riflessioni. Sui temi di cui discute la coppia in scena, ma anche sulla necessità di sapersi ascoltare e cercare un modus vivendi che non sacrifichi né una né l’altro. Che rispetti la libertà di entrambi.
Altre considerazioni riguardano la pièce stessa. In perfetto stile Factory32. Valentina Pescetto infatti cerca sempre di offrire agli spettatori del suo teatro occasioni di risate unite a riflessioni, con quel tanto di intrigante che per un’oretta consenta di accantonare i problemi quotidiani: leggerezza ma non superficialità. Qui la commedia del drammaturgo Carlos Maria Alsina, che cura anche la regia risulta un perfetto mix: temi sempre attuali e intriganti, riflessioni, risate, ritmo, scenografia semplice, all’apparenza.
Con Una notte quasi orizzontale i due attori non concedono un attimo di sosta l’una all’altro. Bravissimi a sostenere un gran ritmo che vive tra parole e movimenti, azioni e interrogativi. Dentro una scena tutta giocata tra il bianco del letto, che troneggia al centro, e il nero delle porte che evocano altri ambienti e una finestra da cui vola di tutto. Il fragore dell’impatto con il marciapiede c’è, ma siamo a teatro.
(nella foto, i due attori Fabrizio Bianchi e Benedetta Marigliano di Una notte quasi orizzontale al Factory32)
Una notte quasi orizzontale
con Fabrizio Bianchi e Benedetta Marigliano
voci fuori campo Fernanda Calati, Pietro De Pascalis e Maurizio Salvalalio
regia e drammaturgia Carlos Maria Alsina
scenografie Giulio Pace, aiuto scenografa Sara Maffioletti
produzione Viandanti Teatranti
A Milano, Factory32 (via Watt 32) dal 10 al 12 marzo 2023 (venerdì e sabato ore 20.00 – domenica ore 16.00)