È una tradizione che continua con caratteristiche contemporanee. Il Museo Bagatti Valsecchi ospita la mostra fotografica di Vasco Ascolini dal titolo Visioni Metafisiche. «Anche i miei avi – ricorda Camilla Bagatti Valsecchi – ospitavano degli artisti». In più ricorda che suo padre amava fotografare e viaggiava sempre con tre macchine fotografiche, tra cui una Rolleiflex.
La mostra di Vasco Ascolini propone un incontro con le opere di Canova, Thorvaldsen e De Chirico. Le foto entrano in «un dialogo silente e inedito con opere del passato» si legge nella presentazione. E aggiunge che «La mostra vuole rimarcare la dialettica tra antico e contemporaneo, ricreando nelle sale museali quell’atmosfera metafisica perseguita dal fotografo reggiano e puntando ad estrapolare dalle opere esposte una componente inedita profondamente interconnessa con la più alta espressione estetica e i trend imposti da alcune tra le più influenti icone della haute couture».
« L’esposizione – si legge ancora nella presentazione – pone l’attenzione anche sul parallelismo che corre tra la valorizzazione di dettagli sfuggenti, operata da Vasco Ascolini mediante la selezione di precisi soggetti fotografici e la rivalutazione delle arti applicate attuata dai Bagatti Valsecchi per evocare l’immaginario rinascimentale nella dimensione più prettamente domestica».
Quelle di Vasco Ascolini sono foto che isolano i particolari delle opere fotografate esaltandole. «Se l’artista scultore salva l’essere del tempo, intrappolando la sua anima nella scultura, Ascolini lo riporta in vita attraverso la fotografia». Sono le parole di Luca Carnicelli, curatore della mostra, come si possono leggere sul bel catalogo Visioni Metafisiche. Edito da Sagep il catalogo con le foto è completato da ampi testi in italiano, francese, inglese. Nelle stesse pagine, ugualmente autore Luca Carnicelli, si può anche leggere «La produzione di Vasco Ascolini richiama a tratti elementi propri del contrappunto musicale. In uno scatto egli riesce a bilanciare tutte le voci presenti nell’immagine fino a raggiungere un equilibrio geometrico dei vari elementi, come accadrebbe nella costruzione di una fuga o di un canone».
La mostra segna anche l’incontro tra due Fondazioni, che hanno fatto della cultura la loro mission. La Fondazione Bagatti Valsecchi si incontra infatti con la Fondazione Pasquale Battista per stabilire un dialogo tra la identità storico artistica della Fondazione Bagatti Valsecchi e la collezione fotografica della Fondazione Pasquale Battista. Le foto esposte sono infatti una selezione operata tra quelle che Vasco Ascolini ha donato alla Fondazione.
Con il titolo Visioni Metafisiche e sottotitolo Vasco Ascolini incontra Canova, Thorvaldsen e De Chirico la mostra è esposta al Museo Bagatti Valsecchi a Milano (via Gesù 5) fino al 3 dicembre 2023.
(Qui la foto realizzata da Vasco Ascolini al Louvre a Parigi, nel 1995. Esposta a Milano al Museo Bagatti Valsecchi è parte della collezione presso la Fondazione Pasquale Battista)