L’atmosfera al Teatro Nazionale è gotica e inquietante. Giustamente. Perché Vlad Dracula porta in versione musical una storia molto famosa al sapore del sangue. È quella che Bram Stoker ha raccontato 126 anni fa in un romanzo scritto sotto forma di diari e lettere dei vari protagonisti della vicenda. Anni dopo Coppola l’ha portata al successo al cinema, sottolineandone l’origine.
Vlad Dracula è invece un musical tutto italiano, che gioca molto sull’atmosfera dark, che la regia di Ario Avecone ha reso inquietante attraverso le luci, i colori, il fumo che rappresenta la nebbia. Ed è una nebbia che da un mese sta avvolgendo il quartiere londinese di Hampstead, mentre giovani donne stanno scomparendo. Lo racconta il sindaco, ma anche i giornali. Stoker lo scrive, a teatro alcuni strilloni lo annunciano girando tra la platea, mentre altri si aggirano tra le file di poltrone con delle lanterne accese. Perché quello, ancora oggi, a Londra è un quartiere considerato infestato di fantasmi.
In Vlad Dracula lasciata la Transilvania, siamo già nel quartiere di Hampstead. Qui arriva Jonathan Harker (Marco Stabile), che, abbandonati i panni del notaio impegnato a presentare l’immobile che il conte vuole acquistare a Londra, è invece un giornalista, lì per intervistare il conte Vlad (Giorgio Adamo). Ma è proprio il ciondolo con il ritratto della moglie Mina (Arianna) che porta al collo ad attrarre l’attenzione. Vlad vi riconosce l’amata Elizabeth, morta suicida dopo essere stata informata dai nemici di Vlad della sua morte. Nel tempo l’ha sempre cercata, credendo di trovarla in Justina (Chiara Vergassola), il personaggio introdotto per la prima volta in questo musical. Ma Justina non è stata l’unica e nei tempi lei ha nutrito un odio nei confronti di tutte queste altre.
In contrapposizione, destinato a riservare sorprese, è il professor Van Helsing, introdotto con immagini video a base di equazioni, davanti a una lavagna piena di numeri. È un personaggio a cui Christian Ginepro dà quel tanto di ironico che gli è proprio, accentuato da costume e cappello. Ugualmente emergono gli altri personaggi con voci di grande potenza.
Tra parlato e parti cantate il musical ha anche un momento particolare, come una bianca visione contrapposta allo scuro dei costumi e delle scene. È quando una musicista tutta vestita di bianco alla destra del palco suona l’arpa, introducendo un lato più romantico. Che è comunque presente durante lo spettacolo con Dracula nei tempi sempre impegnato a cercare quell’amore che gli era sfuggito. «Menzogna e inganno squarciano il cuore» si legge all’inizio. Il momento più inquietante con i caratteri del nome Vlad scritti con le fiamme incrocia quello più ironico con la citazione dalla Tosca volutamente pasticciata: «Scherza coi fanti e lascia stare i santi». Ugualmente l’amore fonte di energia si incrocia con la scienza e con lo scorrere del tempo, simboleggiato con lo scheletrato di un orologio mostrato con un video all’inizio. Il bene e il male si intrecciano.
«La morte non può cancellare una leggenda» dice Dracula. Sono parole che danno il senso a tutta la storia, ideale chiusura a teatro. Suscitano dunque qualche dubbio le scene successive, che riportano a tempi più recenti con una strana macchina e riferimenti a fonti di energia e consumismo. Quei riferimenti alla scienza presenti in Stoker diventano tracce dell’oggi. Nulla però aggiungono allo spettacolo, che vive sull’atmosfera, sulla musica, la voglia di coinvolgere il pubblico e di evocare un mito. Che però non è semplice risultato di fantasia: le ispirazioni storiche non mancano.
(Nelle foto affiancate un momento di Vlad Dracula e il cast del musical tutto italiano. Ora al Teatro Nazionale Che Banca, in chiusura della tournée 2023)
Vlad Dracula il musical
regia di Ario Avecone
scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara
Musiche di Simone Martino, Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara.
Con Christian Ginepro, Arianna, Giorgio Adamo, Marco Stabile, Chiara Vergassola, Antonio Melissa, Valentina Naselli, Paolo Gatti, Jacopo Siccardi, Dario Guidi
Ensemble: Anna Gargiulo, Giovanni Quaranta, Luca Nencetti, Federica Mosca.
Aiuto Regia e Dinamica scenica Antonio Melissa; Scenografie Michele Lubrano Lavadera e Ario Avecone; Costumi Myriam Somma; Luci Alessandro Caso; Vocal Coach Adriano Scappini; Acting Coach Antonio Speranza
Foto in studio Eolo Perfido / Foto di scena Adriano Criscuolo e Valerio De Felicis.
A Milano, Teatro Nazionale Che Banca, dal 28 marzo al 2 aprile 2023